Gigi Bonomelli
Dal 2000 è presidente dell’ Associazione Onés che promuove il Convegno
Lorenzo Pelizzari
Domenico Staiti
Laureato con lode in Etnomusicologia con Roberto Leydi all’Università di Bologna nel 1984, nel 1989 ha conseguito il Dottorato di ricerca in “Storia della musica italiana”, con una dissertazione dal titolo “Musica degli angeli e musica degli uomini: funzioni simboliche nella rappresentazione degli strumenti musicali prima e dopo il Concilio di Trento”. Nel 1990-91 ha goduto di un Fellowship a Villa I Tatti “Harvard University Center for Italian Renaissance Studies”. Già Ricercatore, poi Professore associato di Etnomusicologia presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna. Dal 1994 fa parte della Segreteria di redazione, dal 2002 del Comitato direttivo de “Il Saggiatore Musicale”. Dal 2004 è direttore artistico del Festival internazionale di musica etnica “Suoni dal mondo”, Bologna, CIMES, Università degli studi.
Si occupa di etnomusicologia, organologia, iconografia musicale. Ricerche in Italia meridionale, in Kosovo Macedonia e Grecia, in Marocco.
Temi di Ricerca
1) rapporti tra musica di tradizione orale e repertori di tradizione scritta dei sec. XVI e XVII
2) iconografia musicale, con interessi specifici per l’arte del Cinquecento e del Seicento;
3) musiche e riti del Natale;
4) storia, tecniche esecutive, funzioni e occasioni d’uso degli strumenti musicali delle culture di tradizione orale del Mediterraneo
5) morfologia, funzioni simboliche e rituali, tecniche esecutive dei tamburi a cornice;
6) musica e riti dei rom dell’ex-Iugoslavia, dell’Italia meridionale, della Grecia e della Turchia;
7) linguaggi musicali e identità in Kosovo
Dal 2003 lavora sui repertori vocali e strumentali delle popolazioni rom e albanesi del Kosovo, con particolare attenzione per le strutture ritmiche. Dagli anni ’80 del Novecento ho avviato ricerche, in parte già pubblicate, sulle relazioni tra repertori di tradizione orale e repertori di tradizione scritta in Italia, con particolare attenzione per le forme di danza e per le musiche pastorali natalizie. Le zampogne in Italia conoscono specifici repertori, accordature, tipologie, in parte già indagate da Roberto Leydi, da Febo Guizzi, da me e da altri. Con Guizzi lavoriamo ad una più ampia ricognizione e sistemazione dei materiali ricavati dall’indagine storica e da quella etnografica. Lavoro anche ad una ricognizione delle tipologie dei tamburi a cornice e delle tecniche esecutive ad essi applicate. Le indagini iconografico-musicali sono al centro dei miei interessi di ricerca fin dagli anni ’80 del Novecento.
Pubblicazioni
N. Staiti, Kajda. Musiche e riti femminili tra i rom del Kosovo (con due contributi di Silvia Bruni), ROMA, Squilibri, 2013, pp. 1083 . [libro]
N. Staiti, Gli zingari in Italia: cultura e musica, in: Die Sprachen der Roma in der Romania – Les langues des Rroms – Las lenguas de los gitanos, VIENNA, Praesens, 2012, pp. 165 – 189 [capitolo di libro]
N. Staiti, Il ‘giardino di rose’, «QUO VADIS, ROMANIA?», 2012, 39, pp. 115 – 134 [articolo]
N. Staiti, Domenico Staiti, in: Fare etnomusicologia oggi. L’attuale etnomusicologia italiana nelle parole dei suoi protagonisti., ROMA, Edizioni Nuova Cultura, 2011, pp. 355 – 364 [capitolo di libro]
Direzione della collana «Alia Musica», LUCCA, Libreria Musicale Italiana
N. Staiti, Suoni dal Mondo, 2010. [ideazione/progettazione di manifestazione]
N. Scaldaferri; N. Staiti; M. Agamennone; R. Agostini; G. Montecchi; V. Perna; G. Borio; V. Caporaletti; S. Facci; I. Macchiarella; G. Giuriati; F. Fabbri, Tradizione e innovazione nelle pratiche musicali dei rom del Kosovo, in: Popular music e musica popolare. Riflessioni ed esperienze a confronto, VENEZIA, Marsilio, 2010, pp. 141 – 148 [capitolo di libro]
Direzione della collana «Alia Musica», LUCCA, Libreria Musicale Italiana
Coordinamento del progetto: Musica, travestimento, inversione nelle tradizioni orali e scritte della musica.
N. Staiti, Prefazione, in: C. MONTANARI, Musicisti di campane. Le bilicature, le forme di suono, LUCCA, Libreria Musicale Italiana, 2009, pp. I – II [introduzione]
N. Staiti, Suoni dal Mondo. Festival di musica etnica. XIX edizione, 2009. [applicazione sw/prodotto multimediale]
N. Staiti, Suoni dal Mondo. Festival internazionale di musica etnica, 2009. [ideazione/progettazione di manifestazione]
Direzione della collana «Alia Musica», LUCCA, Libreria Musicale Italiana
N. Staiti, Il gesto e la musica, in: La musica tra conoscere e fare, BOLOGNA, Il Saggiatore Musicale, 2008, pp. 7 – 17 (atti di: La musica tra conoscere e fare, Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università di Bologna, 16-17 maggio 2008) [atti di convegno-relazione]
N. Staiti, Suoni dal Mondo XV edizione, 2008. [applicazione sw/prodotto multimediale]
N. Staiti, Suoni dal Mondo. Festival internazionale di musica etnica. XIX edizione, 2008. [ideazione/progettazione di manifestazione]
N. Staiti, «Noi siamo quelli genti che conosciamo tutta la musica»: questioni di identità, in: Educazione musicale e Formazione, MILANO, Franco Angeli, 2008, pp. 20 – 30 (atti di: Educazione musicale e Formazione, Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università di Bologna, 12-14 maggio 2005) [atti di convegno-relazione]
Direzione della collana «Alia Musica», LUCCA, Libreria Musicale Italiana
N. Staiti, Etnomusicologia, iconografia, fotografia, in: Prospettive di iconografia musicale, MILANO, mimesis, 2007, pp. 223 – 260 (atti di: Le immagini della musica. Temi e questioni di iconografia musicale, Ravenna, ottobre 2004) [atti di convegno-relazione]
N. Staiti, Introduzione, in: C. MONTANARI, Il campanaro musicista. La tradizione delle campane nell’area bolognese, LUCCA, Libreria Musicale Italiana, 2007, pp. XIII – XIV [introduzione]
N. Staiti, Suoni dal Mondo. Festival di musica etnica, 2007. [prodotto artistico/spettacolare]
N. Staiti, Suoni dal Mondo. Festival di musica etnica, 2007. [ideazione/progettazione di manifestazione]
N. Staiti, prefazione, in: G. MAGAZZ, Il canto della Vara e le tradizioni musicali di Fiumedinisi, LUCCA, Libreria Musicale Italiana, 2007, pp. I – I [introduzione]
Direzione della collana «Alia Musica», LUCCA, Libreria Musicale Italiana
N. Staiti, Canti erranti. Musiche nuziali dei rom del Kosovo, 2006. [applicazione sw/prodotto multimediale]
N. Staiti, Music in Kosovo: rhytmical structures and anthropological questions, in: Urban Music in the Balkans: drop-out ethnic identities or a historical case of tolerance and global thinking?, TIRANA, Asmus, 2006, pp. 165 – 175 (atti di: Urban Music in the Balkans: drop-out ethnic identities or a historical case of tolerance and global thinking?, Durazzo, 28 settembre-01 ottobre 2006) [atti di convegno-relazione]
N. Staiti, Ordine e disordine: dalla musica all’ethos attraverso l’immagine, in: F. GUIZZI I. MEANDRI G. RASCHIERI N. STAITI, Pifferi e tamburi. Musiche e suoni del carnevale di Ivrea, LUCCA, Libreria Musicale Italiana, 2006, pp. 551 – 557 [capitolo di libro]
Direzione della collana «Alia Musica», LUCCA, Libreria Musicale Italiana
N. Staiti, Etnografia e storia antica: per un’indagine sulla musica nei culti femminili, in: Aulos. Studi e ricerche di archeologia musicale della Sicilia e del Mediterraneo. Atti del seminario di studi Mito, musica e rito nella Sicilia di età greca, AGRIGENTO, s.n, 2005, pp. 21 – 48 (atti di: Mito, musica e rito nella Sicilia di età greca, Agrigento, 25 giugno 2005) [atti di convegno-relazione]<br>
G. La Face; N. Staiti; S. Lamacchia, La Soffitta: Musica, 2005. [ideazione/progettazione di manifestazione]
N. Staiti, Ricordo di Roberto Leydi, «IL SAGGIATORE MUSICALE», 2005, XII, 2, pp. 435 – 441 [articolo]
N. Staiti, Strutture metriche nelle musiche dei Balcani centrali, «IL SAGGIATORE MUSICALE», 2005, XII, 1, pp. 171 – 183 [articolo]
Direzione della collana «Alia Musica», LUCCA, Libreria Musicale Italiana
G. La Face; Nico Staiti; Saverio Lamacchia, La Soffitta: Musica, 2004. [ideazione/progettazione di manifestazione]
N. Staiti; N. Scaldaferri; R. Leydi, L’influenza zingara e turco-ottomana nella musica del Balcani, UDINE, Nota, 2004. [libro]
Massimo Pirovano
Massimo Pirovano, nato a Oggiono (Lecco) nel 1954, ha insegnato discipline umanistiche (italiano, storia, filosofia, scienze umane) in vari ordini di scuola del Lecchese. Laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e specializzato in Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una tesi sui musei della pesca in Italia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia della contemporaneità presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca con una tesi sul ciclismo agonistico come fenomeno sociale e culturale (tutor Ugo Fabietti).
Studioso di etnografia, di storia sociale e di didattica della storia, ha compiuto numerose ricerche su vari aspetti del folklore, della cultura materiale e immateriale. A partire da questi interessi, collabora con vari istituti scientifici e con istituzioni impegnate nella formazione di docenti, operatori culturali, operatori museali, tra cui il “Seminario Permanente di Etnografia Alpina” (SPEA), presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige (Tn), gli incontri annuali “Tra Arno e Tevere”, presso il Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina (Vt). l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese (Ud).
Ha organizzato conferenze, convegni, seminari e rassegne di canto popolare, tra cui la rassegna annuale del Museo Etnografico dell’Alta Brianza che prosegue dal 2003, prima con il titolo Voci e gesti delle tradizioni, e negli ultimi anni come Voci, gesti, culture. Tra locale e globale.
Dopo le sue prime indagini con le fonti orali sul canto di filanda, richiamate nel saggio di Roberto Leydi Il gelso e la vanga (Mondo popolare in Lombardia. 4. Como e il suo territorio, Milano, 1978), ha pubblicato un centinaio di articoli e saggi in volumi collettivi o in periodici specializzati, sulla vita e la mentalità delle donne di filanda, sul canto popolare, sul teatro dei burattini, sulla ritualità, sulla narrativa di tradizione orale, sull’alimentazione popolare, sulla pesca e la cultura dei laghi, sul gioco e sullo sport, oltre che sulla ricerca antropologica e la museologia etnografica, collaborando a “Archivi di Lecco”, “Lecco Economia”, “A.E.S.”, “Il Cantastorie”, “La ricerca folklorica”, “Storia in Lombardia”, “AM Antropologia museale”; “ASM. Annali di San Michele”; “L’Alpe”; “L’Alpe” (ed. francese); “Lares”; “Dialoghi Mediterranei”.
Parte delle sue registrazioni ‘sul campo’ è depositata presso l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia (Milano), l’Archivio della cultura di base (Bergamo), la Discoteca di Stato (Roma), l’Istituto Comasco per la storia del Movimento di Liberazione (Como), l’Istituto Ernesto de Martino (Sesto Fiorentino).
Le sue ricerche sul canto nel Lecchese costituiscono in gran parte il materiale riproposto dal gruppo di folk revival Canzoniere popolare della Brianza, attivo dal 1974 sotto la sua direzione, che ha prodotto i CD Giovani e vecchi vi prego di ascoltare (Bergamo, MD Meridiana, 1998) e Si l’a mangia la spośa (Milano Ethnoworld 2005), Cosa importa se ci chiaman banditi (Como, Baule dei Suoni 2015).
Ha fondato e ha diretto la collana “Ricerche di etnografia e storia” (Oggiono, Cattaneo), dove sono apparsi i suoi volumi Fiabe e storie raccolte in Brianza (1991), Pescatori di lago. Storia, lavoro, cultura sui laghi della Brianza e sul Lario (1996 – 2° ed. 2002), segnalato speciale della giuria al “Premio internazionale di studi etnoantropologici Pitrè – Salomone Marino Città di Palermo” (ediz.1997) e Cari signori che state ad ascoltare. Il canto popolare tradizionale nella Brianza lecchese (2002). Alla cultura delle acque interne è dedicato anche il volume Vita da pescatori sulla costa sud-occidentale del Lario (Missaglia, 2003), mentre Sant’Antonio abate. La festa a Brivio e la devozione diffusa (Brivio, 2003) si occupa di credenze e pratiche rituali. All’alimentazione come fenomeno culturale è dedicato il DVD Dalla fame all’abbondanza. La cultura alimentare tradizionale e le sue trasformazioni nella Brianza e nel Lecchese. Una ricerca aperta (Lecco, 2014). Più recentemente ha pubblicato il volume Un antropologo in bicicletta. Etnografia di una società ciclistica giovanile (Sesto S.G., 2016) e Fiabe e altre storie ascoltate in Brianza (Galbiate, 2021).
Come organizzatore scientifico di convegni, seminari e lavori d’equipe, ha curato i seguenti volumi collettivi: Cultura popolare in Brianza. Studi per un museo etnografico (Galbiate, 1993); La pesca di mestiere sui laghi lombardi, con A. Batinti (Lecco, 1998); Brianza e Lecchese. Patrimoni culturali, ricerche storiche memorie collettive, con N. Perego (Oggiono, 2004); Oggetti, segni contesti. Ricerche e prospettive di un museo etnografico (Galbiate, 2004); Cose e memorie in scena. Strumenti ed esperienze per i musei della cultura materiale del bresciano, con C. Simoni (Brescia 2006); Mestieri che scompaiono, con C. Napoli (Missaglia 2006); Canto popolare. La tradizione, la ricerca, gli usi (Como 2006); Mestieri d’altri tempi, con C. Napoli (Missaglia 2009), Dal ‘campo’ al museo. Esperienze e buone pratiche nei musei etnografici lombardi (Galbiate 2009), Le culture popolari. Storia della Brianza. Vol. 5° (Oggiono 2010), Il cibo e gli uomini. L’alimentazione nelle collezioni etnografiche lombarde, con L. Mariani (Galbiate 2012), Gli uomini e il cibo. Una risorsa per le scuole dai musei etnografici lombardi, con G. Barozzi e F. Merisi (Galbiate 2014). Nel 2019 ha curato con F. Merisi il convegno Presente e futuro dei musei etnografici. Forme di gestione e finalità nella società attuale, presso il Museo del Lino a Pescarolo e Uniti (Cr).
Come regista, ha realizzato – sempre con Giosuè Bolis – i seguenti videodocumentari: Il lavoro dei pescatori. Tra Adda e Brianza. Il lago di Como (1998) (“Premio internazionale di studi etnoantropologici Pitrè – Salomone Marino Città di Palermo”, ediz.1998), Melga e lisca. L’artigianato povero ai margini dell’agricoltura (1999), “La pecora e d’oro”. L’allevamento ovino in Brianza ieri e oggi (2002), Larius olei ferax. L’olivicoltura tradizionale nel territorio lecchese, insieme a Angelo De Battista (2002), Le patate di Annone. Testimonianze e pratiche di una societa cambiata (2007), Romeo Riva, testimone della tradizione (2007) (segnalato al “Premio Costantino Nigra”, ediz. 2007), Angelo Sirico: costruttore di flauti, etnografo per caso (2008), Imparare al museo. I laboratori per le scuole al MEAB, con Rosalba Negri (2011), Uomini invisibili. Vivere da pescatori oggi, sul lago di Como (Galbiate, 2015), Il maiale buono. Testimonianze di una tradizione cambiata (Galbiate, 2015), Storie di ciclismo. Dalla Brianza al Giro d’Italia (Galbiate, 2016), Tanti modi di giocare:ricordi e pratiche (Galbiate, 2017), Calzolai, ciabattini, zoccolai al museo (Galbiate, 2018), Il cibo di tutti. Etnografie del pane in Lombardia (Galbiate 2019), tutti prodotti dal Museo Etnografico dell’Alta Brianza. Ha realizzato inoltre i documentari Fiorino Losa burattinaio, insieme a Cristina Melazzi (Pro Loco di Cisano Bergamasco, 2005), E abbiamo seminato. Testimonianze sul Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura con Gaetano Forni (Museo di Sant’Angelo L., 2008), Il racconto del pescatore. Testimonianze per un museo sulla pesca, con Giosuè Bolis (Comune di Brivio, 2010).
Ha curato il compact disc Lombardia. Canti di tradizione familiare in Brianza. Le sorelle Panzeri (Udine, Nota, 2002) (“Premio Costantino Nigra”, ediz. 2003).
Dal 1990 partecipa alle ricerche etnografiche e linguistiche dell’Atlante Linguistico dei Laghi Italiani (Univ. Perugia – CNR) per la zona lariana. Ha collaborato con le cattedre di Antropologia culturale (prof. Ugo Fabietti), di Cultura materiale e museologia (prof.ssa Marinella Carosso), di Storia e didattica della storia (prof. Massimo Della Misericordia) dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca (Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”). Nel 2020 e nel 2021 ha partecipato come relatore al World Anthropology Day di Milano.
Dal 1999 al 2004 è stato conservatore e dal 2005 è direttore del Museo Etnografico dell’Alta Brianza, con sede a Galbiate, fondato per iniziativa di Giuseppe Panzeri – museo di cui ha redatto lo statuto, curandone l’allestimento per la parte scientifica e per il quale dirige la collana “Quaderni di etnografia”. Al MEAB ha curato le sezioni sulla bachicoltura, sulla caccia e l’uccellagione, sulla stalla, oltre che l’allestimento multimediale e interattivo sull’alimentazione, e diverse mostre, tra cui Saperi femminili. Ambienti, oggetti e pratiche. La donna delle classi popolari nella tradizione della Brianza, con Rosalba Negri (2009/2010), Donna moderna. La vita quotidiana attraverso gli apparecchi elettrici di uso domestico, con Aldo Tentori (2010), Oggi sposi. Teli effimeri da strada e riti profani per il matrimonio, tra presente e passato (2012), Mettere al mondo. Pratiche e credenze popolari sulla nascita in Brianza, con Rosalba Negri (2013), Uomini invisibili. Vivere da pescatori oggi, sl lago di Como (2015), Dal cortile al Giro d’Italia. In bicicletta: tra gioco, sport e professione (2016), Tanti modi di giocare (2017), Così su due piedi. Calzolai, ciabattini e zoccolai in Brianza e nel Lecchese, con Serena Meroni (2018), Evviva la sposa! Il matrimnio in Brianza e in altri contesti (2019) e Il cibo di tutti. Etnografie del pane (2020) con Rosalba Negri. Per tutte queste mostre ha curato l’apparato con la documentazione audiovisiva. Presso il MEAB ha ideato molti laboratori didattici, sovrintendendo con i diversi responsabili dei servizi educativi alla formulazione delle proposte del gruppo scuola.
Conoscitore del ciclismo agonistico nei suoi vari aspetti, è stato cicloturista, ha praticato il ciclismo in forma agonistica fino alla categoria “dilettante” ed è stato quindi “direttore sportivo” affiliato alla F.C.I.: anche in virtù di queste esperienze, dal 2007 al 2010, ha diretto il Museo del Ciclismo – Madonna del Ghisallo, presso cui è stato anche responsabile dei servizi educativi e di cui ha progettato i laboratori per le scuole. È stato consulente del Museo Etnografico e dell’Acqua di Albese con Cassano (Lc), di cui ha redatto il progetto scientifico, del Museo del Muratore Ca’ Martì di Carenno (Lc) e del Museo Abegg della seta di Garlate (Lc) per il progetto Voci della filanda e per il nuovo allestimento del Museo del Malcantone (CH). Fa parte del comitato scientifico della Casa della cultura briantea di Merone (Co) e del seminario annuale Tra Arno e Tevere con sede a Canepina (Vt).
È stato tra i fondatori dell’Istituto Lecchese per la storia del Movimento di Liberazione e dell’Età Contemporanea e di SIMBDEA – Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – del cui consiglio direttivo nazionale è stato membro. È attualmente referente regionale di SIMBDEA per la Lombardia ed ha fondato REBÈL Rete dei Musei e dei Beni Etnografici Lombardi, di cui è coordinatore. È socio della SIAC, Società Italiana di Antropologia Culturale e della SISS Società Italiana di Storia dello Sport.
Franco Ghigini
Laureato con lode in Etnomusicologia con Roberto Leydi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia DAMS di Bologna, da oltre vent’ anni è impegnato professionalmente negli ambiti storico-etnografico ed etnomusicologico.
In collaborazione con enti pubblici, musei e servizi culturali, ha svolto ricerche in Valle Trompia e nel Bresciano approfondendo le peculiarità espressive delle culture locali, i repertori musicali di tradizionale orale e l’ evoluzione novecentesca delle musiche di consuetudine popolare.
Ha sperimentato e promosso buone prassi nella ricerca storico-etnografica e, in particolare, nell’ approccio alla fonte orale come formatore e conduttore di laboratori didattici e progetti di comunità.
È autore di volumi, saggi e articoli per riviste specializzate. Ha curato pubblicazioni e volumi collettanei di ambito storico-etnografico e produzioni discografiche dedicate alle tradizioni musicali bresciane.
Si è occupato professionalmente di musica: sino al 1996, come didatta di musiche tradizionali in Svizzera presso la Scuola di Musica Popolare ACP Valle Verzasca; sino al 2002, come musicista compositore, contribuendo a produzioni discografiche.
Sue composizioni sono state utilizzate in film, documentari e teatro.
Nell’ anno accademico 2018/2019 è stato titolare della cattedra di Etnomusicologia presso il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, con produzione di originali supporti didattici.
Collabora dal 2011 con il quotidiano Corriere della Sera.
Vive e lavora a Gardone Val Trompia (BS)
Selezione bibliografica
- Cara moglie di nuovo ti scrivo che mi trovo al confin dèla Francia. Sta in Piergiorgio Bonetti, Per non dimenticarci. L’ emigrazione dalla Valle Trompia tra Otto e Novecento, 2019
- Gli Antichi Originari. Cimmo e Tavernole. La storia, la comunità, l’ arte, il paesaggio (a cura), 2018
- Quando suonavano strade e piazze. Bande, orchestrine e suonatori gardonesi nella prima metà del Novecento, 2017
- Irma. La storia, la comunità, l’ arte, il paesaggio (a cura), 2014
- Forme della religiosità popolare in Valle Trompia</em>. Sta in Andrea Minessi, La Via del Sacro e dell’ Arte in Valle Trompia. Un itinerario di arte e devozione nelle chiese della Valle e dei dintorni, 2012
- Volti e luoghi di Valle Trompia all’alba del Novecento. Le lastre fotografiche di Ottorino Foccoli, 2011
- Canti e musiche tradizionali in Valtrompia / Al suono di hécia e bàśgia, armoniche, ottoni e mandolini. La musica strumentale di ambito popolare / All’ alba del Novecento… si sentì un lieto e marziale squillare. Bande e fanfare fra due secoli / Quando arrivarono le chitarre elettriche. I complessi beat.
Stanno in Francesca Bossini (a cura), Valtrompia nell’ altra storia. Donne uomini comunità tradizioni, 2010 - La via del ferro e delle miniere in Valtrompia. Un itinerario nel passato produttivo e nel patrimonio storico-industriale di un territorio minerario e siderurgico (a cura), 2010
- Incontrare il territorio. Mappatura, rilevazione e catalogazione etnografiche in Valle Trompia / Il monte come paese. Stanno in Massimo Pirovano (a cura), Dal campo al museo. Esperienze e buone pratiche nei musei etnografici lombardi, 2009
- L’ agricoltura in una valle dedita alla metallurgia. Sta in Francesca Bossini (a cura),Valtrompia nell’ economia, 2008
- I contadini dimenticati. Testimonianze sulla presenza contadina a Gardone V.T. nel Novecento, 2007
- La cultura materiale. Il bosco, la casa, i luoghi del lavoro. Indicazioni per un approccio didattico (a cura), 2002
- La storia orale. Gli ambiti, le finalità e i metodi della ricerca (a cura), 2000
- Il mandolino nella musica strumentale di ambito popolare: una ricerca in Val Trompia. Sta in Antonio Carlini (a cura), Giacomo Sartori e l’ Associazionismo Mandolinistico in Italia fra XIX e XX secolo, 1999
- Così si suonava in Valtrompia. Collana di articoli <em>Brescia Musica, 1997-2000
Selezione discografica
- Angelo Arici, Primarosa Bosio, Franco Ghigini, Tiziana Porteri (a cura), Tradizioni musicali in Valtrompia 2. La Famiglia Bregoli, CD, 1998
- Mimmo e Sandra Boninelli, Il bastimento parte. Canti dell’emigrazione bergamasca, CD, 1996
- AA. VV. I Verzasc’ a i è boi sgent, CD, 1995
Associazione Culturale Tracce – Castel Mella (BS):“Gente di terra e di fiume”
L’Associazione Culturale Tracce è impegnata dal 2013, in collaborazione con il Comune di Castel Mella, nel progetto di ricerca storico-etnografica “Gente di terra e di fiume”, finalizzato a documentare le profonde trasformazioni novecentesche dell’originario borgo contadino in tipico centro della fascia industriale periurbana. Attenendosi a rigorosi criteri metodologici, in questi anni sono state raccolte testimonianze in forma di interviste biografiche, nonché acquisite fotografie e videoregistrazioni familiari. I documenti orali e fotografico-iconografici, opportunamente digitalizzati e catalogati, sono ordinati in un archivio multimediale costantemente implementato. L’Associazione condivide annualmente con la popolazione i riscontri di “Gente di terra e di fiume” in partecipatissime serate che propongono la rielaborazione narrativa di quanto raccolto, per rintracciare nelle storie personali e familiari la storia comunitaria di un paese.
Renato Morelli
Etnomusicologo, regista, musicista, nato a Trento nel 1950. Laureato presso la locale Università, ha studiato musica (clarinetto presso il Conservatorio Bomporti di Trento) e scienze sociali.
Nel 1975 ha trascorso sei mesi – con borsa ministeriale – a Budapest per studiare il sistema Kodaly, conoscendo così anche la musica tradizionale ungherese, tzigana e klezmer. Nel 1976 è stato tra i fondatori del Centro per l’Educazione musicale e la Sociologia della musica, presso l’Università di Trento, promosso da Andrea Mascagni (direttore del Conservatorio) e Paolo Prodi (rettore dell’Università). In quest’ambito ha effettuato – assieme a Pietro Sassu e Roberto Leydi – le sue prime ricerche etnografiche ed etnomusicologiche.
Regista RAI dal 1979 al 2008, ha realizzato 60 film etnografici su Trentino, Arco alpino, Sardegna e America latina, ottenendo 21 riconoscimenti internazionali.
Con Roberto Leydi ha curato la raccolta discografica ” Canti liturgici popolari italiani”, (MI, Albatros 1988).
Con Pietro Sassu ha diretto la collana discografica “Musica a memoria – Repertori di tradizione orale” e “ Sardegna – Confraternite delle voci” (UD, Nota).<br />
Nel 1998 ha fondato APTO (Archivio Provinciale Della Tradizione Orale) della Provincia autonoma di Trento.
Alternando ricerca e divulgazione, ha pubblicato diversi lavori scientifici (volumi, CD, DVD), insegnando nei corsi Master presso le Università di Trento, Milano (Cattolica), Como-Varese (Insubria), e presso i Conservatori di Trento e Bolzano. Ha curato varie regie teatrali.
Attualmente suona in quattro progetti musicali, che ha ideato e fondato: Ziganoff (klezmer-jazz), Streich (antiche musiche violinistiche da ballo), T.T.T. (musiche dal Trentino, Tirolo, Transilvania), Cantori di Vermèil (canto alpino).
Bibliografia, discografia, filmografia completa su www.renatomorelli.it
Premi letterari
Segnalazione, Premio ITAS del libro di montagna, Trento, 1984: “Canti e cultura tradizionali nel Tesino, Milano, Angeli, 1983
Premio CARDO D’ARGENTO, Premio ITAS del libro di montagna, Trento, 1997: Identità musicale della val dei Mòcheni. Canti e cultura tradizionali di una comunità alpina mistilingue, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Istituto Culturale Mòcheno Cimbro, 1996
Premio COSTANTINO NIGRA, Torino, 1999: Identità musicale della val dei Mòcheni. Canti e cultura tradizionali di una comunità alpina mistilingue, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Istituto Culturale Mòcheno Cimbro, 1996
Premio ETNIA ARBERESCHE, Museo della cultura Arberesce, San Paolo Albanese, 1999: Identità musicale della val dei Mòcheni. Canti e cultura tradizionali di una comunità alpina mistilingue, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Istituto Culturale Mòcheno Cimbro, 1996
Premi cinematografici
- Premio ARGE ALP, 29° Filmfestival in Trento 1981: L’albero e la maschera – due carnevali in alta Val di Cembra.
- Premio MASCHERA D’ARGENTO, 1° Filmfestival in Nizza 1984: La maschera è lo specchio – il carnevale ladino di Fassa.
- Premio ARGE ALP, 32° Filmfestival in Trento 1984: Le stagioni di LIZ – ciclo dell’anno contadino in alta Val di Fassa.
- Premio ARGE ALP, 34° Filmfestival in Trento 1986: Coscritti – riti di passaggio in alta Val dei Mòcheni.
- Premio SCOIATTOLO D’ORO, Festival dell’immagine televisiva, Cortina, 1987: Santi Spiriti e Re – tradizioni natalizie fra i ladini di Fassa.
- Premio ENRICO FULCHIGNONI, Bilan du Film Ethnographique, Parigi 1989: Su concordu – settimana santa a (OR).
- Premio MIGLIOR FILM SU PELLICOLA, 6° Filmestival in Nuoro 1992: La danza degli ori – il carnevale tradizionale di Ponte Caffaro.
- Con il film ll guardiano dei segni ha ricevuto i seguenti premi:
Premio DELLA STAMPA e MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA, 50° Filmfestival in Trento - Premio LESSINIA CERRO D’ORO, Filmfestival Lessinia 2002
- Premio GRAN PRIX DU FESTIVAL, 33° Filmfestival Les Diablerets 2002
- Premio DIABLE D’OR – Catégorie 4 – Environnement, 33° Filmfestival Les Diablerets 2002
- Premio PRIX SRG SSR IDÉE SUSSE, 33° Filmfestival Les Diablerets 2002
- Premio SONDERPREIS DER JURY, 14° Filmfestival in Graz, 2002
- Premio PRIX SPECIAL DU JURY, 2° Filmfestival Kairouan (Tunisia), 2003.
- Con il film Non solo K2 – le pupille di Marcello, ha ricevuto i seguenti premi:
– Premio MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA, Filmfestival Lessinia 2004<br />
– Premio DON SILVIO FRANK-TESTIMONI DELLA PACE, Filmfestival “Religion Today” Trento-Gerusalemme, 2004.<br />
Con il film Voci alte-tre giorni a Premana, ha ricevuto:
- Premio GRAN PRIX GOLDEN TOURON, Etnofilm Cadca (Slovakia) 2012
Progetti musicali
2008 Cantori di Verméi (canto alpino) http://www.renatomorelli.it/progetti-musicali/pm-vermei.html
2009 Ziganoff-Jazzmer band (klezmer-jazz-manouche) www.ziganoff.it
2010 Streich (antiche musiche violinistiche da ballo) http://www.renatomorelli.it/progetti-musicali/pm-streich.html
2011 T.T.T. (musiche dal Trentino, Tirolo, Transilvania) www.tttquartet.it
Pubblicazioni
1976. L’educazione musicale nella materna ungherese. In Infanzia, n. 19, pp. 29-34.
1982. Gli alberi nei rituali primaverili del Trentino. In La ricerca folklorica, n. 6, pp. 47-57.
1983. Morelli, R. and Sanguanini B., Sassu P., Sorce Keller M., Canti e cultura tradizionali nel Tesino, Milano.
1985a. Biografia di un paese alpino-Studio di comunità cinematografico fra i Ladini di Fassa, in Mondo Ladino, anno IX, 1-2, pp. 59-93.
1985b. L’arbre et la masque. In AA.VV., Le Carnaval, la Fete et la Communication, Actes des Rencontres Internationales de Nice, 8 au 10 Mars. 1984, Nice, pp. 73-81.
1987. L’albero e la maschera-Trentino Alto Adige. In Falassi A. (a cura di), Le tradizioni popolari in Italia-La festa, Milano, pp. 76-90.
1988a. Morelli, R. and Arcangeli P., Leydi R., Sassu P., Canti liturgici popolari italiani, cofanetto di 4 LP e volume, Milano,Albatros 21.
1988b. L’occhio discreto. Antropologia visiva e comunità etnico-linguistiche ladina e tedesca. In Annali di S. Michele, n. 1, Trento, pp. 3-33.
1988c. A ‘Community Study’ Film on the Ladini from Fassa, and the Series on the Mocheni. In Chiozzi, P. e Haller, F. (a cura di), Issues in Visual Anthropology – Proceedings of the 1st Conference on Visual Anthropology in the Alpine Region (Maretsch Castle, Bozen 1987),Aachen, pp. 119-131.
1989. Carnevali tradizionali trentini, in Annali di S. Michele, n. 2, Trento, pp. 111-145.
1990. Antropologia visiva e carnevali tradizionali dell’arco alpino. In Chiabò M. e Doglio F. (a cura di), Il carnevale: dalla tradizione arcaica alla traduzione colta del Rinascimento, Atti del XIII convegno Centro studi sul teatro medioevale e rinascimentale, Roma, 31 maggio-4 giugno, Viterbo, pp. 199-251.
1992a. Otto canti della Stella fra riforma e controriforma. In Culture musicali, anno IX, gennaio dicembre 1990, n. 1-2, Firenze,pp.75-108.
1992b. Don Giambattista Michi di Fiemme e i Sacri Canti della Stella fra riforma e controriforma. In Assessorato all’Istruzione, Attività e Beni culturali della Provincia Autonoma di Trento (a cura di), Per Aldo Gorfer, Studi, contributi artistici, profili e bibliografia in occasione del settantesimo compleanno, Trento, pp. 687-727.
1992c. Von Sternsinger, Matoci e Egetmännern. Sakrales und Profanes im Brauchtum der Zentralalpen. In AA.VV, Arge Alp. Nachbarn im Herzen Europas. 20 Jahre Arbeitsgemeindschaft Alpenlaender, München, pp.209-223.
1992d. Fonti orali e fonti scritte nei Sacri canti della Stella. In Mele G. e Sassu P. (a cura di), Liturgia e Paraliturgia nella Tradizione Orale, Atti del convegno di Santu Lussurgiu, 12-15 dicembre 1991, Cagliari, pp. 77-111.
1992e. La bota. Canto e lavoro dei boscaioli in Valfloriana. In AICS (Associazione Italiana di Cinematografia Scientifica), Materiali di Antropologia Visiva – 4, numero monografico del “Bollettino AICS, dicembre, pp. 126-127.
1993a. Su Concordu. Antropologia visiva e religiosità popolare. In AA.VV., Le confraternite in Italia centrale fra antropologia musicale e storia, Atti del convegno di Viterbo, maggio 1989, Viterbo, pp. 51-71.
1993b. Esperienze di antropologia visiva in Friuli. Il pust dei confini orientali. In Fornasir, G. e Gri, G.P. (a cura di), La cultura popolare in Friuli "Lo sguardo da fuori", Atti del convegno di studi, Udine 21-XI-1992, Udine, pp. 133-167.
1993c. Su Concordu. Antropologia visiva e canto liturgico popolare a Santulussurgiu. In Magrini, T. (a cura di), Antropologia della musica e culture mediterranee, atti del convegno di studi, Venezia, Fondazione Levi, 10-12 settembre 1992, Bologna, pp. 225-245.
1993d. L’obbiettivo arbitrario. Esperienze di antropologia visiva in Friuli. Il pust dei confini orientali. In AES Materiali, studi e argomenti di etnografia e storia sociale, anno 1, n. 1, pp. 8-34.
1994a. Die Coscritti. In Haid, G e Haid, H. (a cura di), Alpenbräuchen. Riten und Traditionen in den Alpen, Wien, pp. 169-197.
1994b Morelli, R. and Brutti L. Dai Turkana del Kenya ai pastori sardi di Urzulei. Tredici domande a David McDougall, in AES Materiali, studi e argomenti di etnografia e storia sociale, anno 1, n. 2, pp. 9-17.
1996. Identità musicale della Val dei Mòcheni. Canti e cultura tradizionali di una comunità alpina mistilingue, Trento.
1997. Morelli, R. and Chiocchetti F., I "Sacri canti" e il rito dei Trei Rees. Canti natalizio-epifanici in Val di Fassa. In Chiocchetti F.<br />
(a cura di), Musica e canto popolare in Val di Fassa = Mondo Ladino XIX (1995).<br />
1997. Formen des Dreikoenigslieder in den deutschen und ladinischen Sprachinseln im oestlichen Trentino. In Deutsch, W. e Haid, G. (a cura di), Beitraege zur musikalischen Volkskultur in Suedtirol, “Schriften zur Volksmusik” band 17, Wien- Köln -Weimar,284-313.
1998. Morelli, R. and Poppi C. Santi, spiriti e Re, Mascherate invernali nel Trentino fra tradizione, declino e riscoperta, Trento,(Ristampa, seconda edizione, 2001).
1999. Note sullo studio della cultura popolare nelle valli trentine. In Mondo Ladino, anno XXIII, pp. 41-47.
2000. Ansingelieder zu Weihnachten und Dreikönig aus den deutschen Sprachinseln im Trentino zwischen mündlicher Überlieferung und schriftlichen Quellen. In Gerlinde Heid (a cura di), Kärnten und seine Nachbarn – Brauchlied, “Schriften zur Volksmusik”band 18, Wien Köln Weimar, 130-156.
2001a. Musik in Trentiner Bräucher am Beispiel von Tratomarzo und San Antonio. In Nussbaumer, T. e Sulz, J (a cura di), Musik in Brauch der Alpenländer. Bausteine für eine musikalische Brauchforschung, Salzburg, 101-131.
2001b. Dolce felice notte…". I Sacri canti di Giovanni Battista Michi (Tesero 1651-1699) e i canti di questua natalizio – epifanici nell’arco alpino, dal Concilio di Trento alla tradizione orale contemporanea, Trento.
2001c. Rossitti, M. Lo sguardo discreto. Il cinema etnografico di Renato Morelli, Udine.
2001d. Il tratomarzo trentino: ironia di primavera. In L’Alpe, Feste d’Inverno, n.3, Pavone C.se, (TO).
2003a. Note sulla ricerca etnomusicologica in Trentino e a Primiero. In Corona, E. Tornon a cantar, Mezzano di Primiero, pp. 23-38.
2003b. Dolce felice notte. Canti di questua natalizio – epifanici nel Triveneto, fra tradizione orale e fonti scritte. In AA VV, Il canto popolare nelle Venezie. Coralità ed esperienze comunitarie, Atti del convegno, Venezia 7 giugno 2003, in “Notiziario Bibliografico” (a cura della Giunta regionale del Veneto), n. 43, settembre 2003, pp. 16-21
2004a. L’è San Fabian, l’è Sebastian. Cultura e canti tradizionali a Viarago. in AA. VV. Viaracum, Vilrag, Viarac, Viarago. Storia del paese nei docunenti e nei ricordi, Pergine, Publistampa, pp. 609-694.
2004b. Antropologia visiva e “sacro in strada. La Grande Rogazione con Mario Rigoni Stern. In Carlini, A. (a cura di), Il sacro in strada, Trento, pp. 91-105.
2004c. Tratomarzo: ironia di primavera. In F. Castelli, F. (a cura di), Charivari Mascherate di vivi e di morti, Alessandria, 259-291.
2006. Fuochi rituali in Trentino. Dal Pino di Grauno al Tratomarzo. In Merisi F. (a cura di), I fuochi rituali. Fuochi di festa lungo l’Arco Alpino e la Pianura Padana. Riti di fuoco in Sicilia e Sardegna. Il falò di Pescarolo, Cremona, Monotipia Cremonese, 2006,pp.179-197.
2007a. Il registratore a filo di Sebesta, pioniere dell’etnomusicologia trentina, in SM Annali di San Michele, 20, 2007, 71-81.
2007b. Tratomarzo e società giovanili in Trentino fra tradizione, declino e riscoperta. In “Civis”, quaderno 91, anno XXXI, 15-45.
2008a. Sguardi discreti, Cinquanta film fra ricerca e divulgazione scientifica. In Grasseni, C., Tiragallo, F., (a cura di) Visioni in movimento. Pratiche dello sguargo antropologico, “La ricerca folklorica 57”, Brescia, 109-119
2008b. Riti di passaggio nel carnevale tradizionale trentino. In SM Annali di San Michele, 21, 2008, 71-114.
2008c. Le ricerche sul canto popolare prima di Gartner. In Chiocchetti, F. (a cura di) Il canto popolare ladino nell’inchiesta “Das Volkslied in Oesterreich” (1904-1915), vol. I, Dolomiti, Istitut Cultural Ladin “Majon di Fascegn”/Grafo edizioni, Brescia, 51-59.
2010. El tremor. Note (e ricordi) di ricerca sul violino e la danza tradizionale in Trentino. In Carlini, A. (a cura di), Il violino di strada. Antiche musiche da ballo del Trentino, Società filarmonica di Trento, pp. 27-51.
2011 Morelli, R. “L’unico figlio dell’eterno padre …. Eine Sammlung geistlicher Lieder der Gegenreformation und ihr Fortleben in der mündlichen Überlieferung der Gegenwart”, in Thomas Nussbaumer (a cura di), Volksmusik in den Alpen. Standortbestimmungen,Innsbruck, Universitätsverlag, 163-183.
2012. Dies Irae. La polivocalità popolare liturgica e paraliturgica in area alpina: alcuni esempi trentini e veneti. In AA. VV, Atti del Convegno di studi Fra Ratisbona e Roma: il Cecilianesimo nelle valli alpine, Magras, 18-19 settembre, 2010, Edizioni 31,Trento.
2013a. Musiche a memoria. Pietro Sassu e il Trentino
Placida Staro
Direttore presso Centro di Ricerca e Documentazione della Cultura Montanara – Monghidoro (BO)
Inesauribile ricercatrice e documentatrice, Placida “Dina” Staro è etnomusicologa, etnocoreologa e violinista dei Suonatori della Valle del Savena. Ha pubblicato numerosi testi e saggi teorici ed etnografici sulle danze e sulle musiche tradizionali, tiene seminari di antropologia della danza in Italia e all’estero. È membro dell’International Council for Traditional Music, Ethnocoreology Study Group, dirige il Centro di Ricerca della Cultura Montanara Monghidoro sull’Appennino Bolognese, dove risiede. Insomma, una presenza costante nel dibattito e nella ricerca sulle espressioni coreutiche tradizionali in Italia; figura di studiosa indipendente e di attivista culturale.
Dal 1986 – 2013 è vice- chairmember /// Dal 2022 Presidente dell’ International Council for Traditional Music – Study Group on Ethnochoreology
Insegnante alla Civica Scuola D’Arte Drammatica dal 1983 al 1992 · 9 anni
Laurea, etnomusicologia, musicologia, spettacolo Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Pubblicazioni
- 1 dic. 2001 – Il canto delle donne antiche, con garbo e sentimento
- 1 gen. 2002 – Le vie del violino. Scritti sul violino e la danza in memoria di Melchiade Benni (1902-1992). Con 2 CD Audio
- 17 giu. 2010 – Lasciateci passare siamo le donne. Il canto delle mondine di Bentivoglio. Con CD Audio
- 11 feb. 2010 – Fuori servizio. Danze per clarino e bandella fra Savena, Setta e Sambro. Con 2 CD Audio
- 2012 – Viaggio nella danza popolare in Italia
- 30 dic. 2020 – Suonatori della valle del savena. Un’onda lunga quarant’anni.
Bernardo Falconi
Attivo per un venticinquennio (1975-1999) in diverse formazioni dedite al folk revival, dal 1982 al 1999 fa parte, come violinista, della Compagnia Sonadùr e Balarì del Carnevale di Ponte Caffaro, svolgendo nel contempo, assieme ad altri membri della Compagnia, una intensa attività di ricerca.
Membro della Società Italiana di Etnomusicologia (1984), nel 1990 è responsabile per la Provincia di Brescia del “Censimento documentazione sonora delle tradizioni popolari lombarde”, condotto dall’Ufficio cultura “Mondo popolare in Lombardia”, con la supervisione e il coordinamento di Bruno Pianta.
Storico dell’arte, socio attivo dal 2006 dell’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze, lettere ed Arti, conduce da un trentennio ricerche dedicate all’arte italiana dei secoli XVIII e XIX.
Pubblicazioni (in ambito musicale)
Bernardo Falconi, Giuliano Grasso, Giulio Venier, Manuale di Violino popolare, S. Daniele del Friuli (Udine), Folkgiornale, 1988 (2^ ed. Associazione Culturale Barabàn, 2003; 3^ ed. Associazione Violinistica Italiana, 2016).
Bernardo Falconi, Giacomo e Giovanni Pietro Mora. Liutai in Bagolino: alcune note introduttive, in “2^ Rassegna Nazionale di strumenti a pizzico. Nel 450° anniversario della nascita di Gasparo da Salò, Brescia, Comune di Brescia, 1990, pp. 53-56.
Bernardo Falconi, Ugo Ravasio, Regesto di documenti gaspariani: 1563-1624, in Gasparo da Salò e la liuteria bresciana tra Rinascimento e Barocco, a cura di Flavio Dassenno e Ugo Ravasio, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 1990, pp. 83-91.
Marco Bizzarini, Bernardo Falconi, Ugo Ravasio (a cura di), Liuteria e musica strumentale a Brescia tra Cinque e Seicento, Atti del Convegno, Salò, 5-6 ottobre 1990, vol. I, Sessione organologica, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 1992.
Bernardo Falconi, Il carnevale tradizionale nella Valle del Caffaro, in Compagnia Sonadùr di Ponte Caffaro, Pas en amùr. Monfrine e balli di carnevale, libretto del CD, Associazione Culturale Barabàn, 1993 (ACB/CD05), pp. [4-14].
Bernardo Falconi, La tradizione strumentale nella Valle del Caffaro, in Il violino tradizionale in Italia. Atti del Convegno, Trento, 25-26 giugno 1994, a cura di Mauro Odorizzi e Maurizio Tomasi, Trento, Comune di Trento, 1996, pp. 49-66.
Bernardo Falconi, “Sonadori de li violini” nella Valle del Caffaro, in L’Altro Violino. Violini e violinisti popolari in cento anni di fotografia, a cura di Giuliano Grasso e Maurizio Padovan, Cremona, Comune di Cremona, 1997, pp. 35-46.
Bernardo Falconi, Recueil General de toutes sortes de Danses…: musica da ballo a Fossano in un manoscritto del primo Ottocento, in Tradizione popolare e linguaggio colto nell’Ottocento e Novecento musicale piemontese, Atti del Convegno, Alessandria, 15-16 aprile 1997, a cura di Maurizio Benedetti e Maria Titli, Torino, Centro Studi Piemontesi, 1999, pp. 199-206.